Unione di Banche Italiane SpA è una holding con sede in Italia impegnata nella governance, controllo, coordinamento e supporto del Gruppo Unione di Banche Italiane. Le sue attività sono suddivise in tre settori di attività. Il settore bancario comprende nove banche di rete del Gruppo, tra cui IW Bank SpA, Banque de Depots et de Gestione SA e UBI International SA. Il settore finanziario non bancario comprende Centrobanca SpA, Ubi Leasing SpA, Ubi Factor SpA, Ubi Pramerica SGR SpA, Banca 24-7 SpA, Silf SpA, Prestitalia SpA, Ubi Fiduciaria SpA e UBI Gestioni Fiduciarie SIM SpA. Il segmento Corporate Center comprende UBI Banca Scpa e Ubi Sistemi e Servizi Scpa, tra gli altri. È impegnata nei settori corporate banking, credito al consumo, asset management, factoring, leasing, bancassicurazione, tra gli altri. Opera attraverso Banca Marche, Banca Etruria, CariChieti, Nuova Banca delle Marche Spa, Nuova Cassa di Risparmio di Chieti SpA e Nuova Banca dell’Etruria e del Lazio SpA.
Conviene acquistare azioni UBI Banca? Quali sono i pareri degli analisti?
Nel 2007 il gruppo BPU e il gruppo Banca Lombarda e Piemontese si sono uniti, dando forma al gruppo UBI. Il Gruppo BPU è nato nel 2003, grazie all’unione tra Banca Popolare di Bergamo e Banca Popolare Commercio e Industria. Le due banche hanno una storia ultra-centenaria, risalente sin all’Unità d’Italia. Il gruppo Banca Lombarda e Piemontese, invece, è nato nel 1998 e l’anno seguente l’attività bancaria è stata affidata al Banco di Brescia.
Nel 2000, il gruppo cresce di rilievo e nel corso dello stesso anno assume il nome di Banca Lombarda e Piemontese. UBI Banca ha una copertura multi-regionale, con più di 1500 filiali, ovvero le sedi secondarie appartenenti ad un’organizzazione più vasta. Inoltre, interagisce con oltre quattro milioni di clienti.
Il gruppo UBI Banca è presente a livello internazionale, attraverso banche, filiali e numerosi uffici di rappresentanza. Il nome e il simbolo del gruppo bancario ne caratterizzano gli elementi fondanti: l’unione e la partecipazione che rendono la Banca polifunzionale, federale e integrata.
La necessità di adottare un acronimo idoneo e al contempo ambizioso ne ha condizionato la scelta, la quale è ricaduta su UBI, ossia un termine latino che significa “ovunque” e rispecchia gli intenti del Gruppo: essere ovunque, in modo da diventare un punto di riferimento a livello nazionale.

Storico delle quotazioni
Il gruppo bancario UBI Banca, di origine cooperativa, è attualmente il quarto per numero di sportelli in Italia e con una quota di mercato pari a circa il 7% sul totale. Il titolo è quotato alla Borsa di Milano e fa parte da molti anni dell’indice FTSE MIB (che annovera tra i bancari anche il titolo Unicredit), ovvero di quell’indice che incorpora le 40 società italiane più capitalizzate.
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L’esordio delle quotazioni del titolo UBI Banca in Borsa Italiana avviene nel 2003 al prezzo di collocamento di circa 14 euro per azione. Da questi prezzi, favorito da una situazione globale espansiva, le quotazioni si sono mosse al rialzo fino a raggiungere un doppio massimo a 21 euro nel 2007. Come ben sapete, la crisi globale recessiva in quegli anni colpì soprattutto il settore real-estate e bancario. Non fece quindi eccezione il titolo UBI Banca che, precipitò sino ai famigerati minimi del marzo 2009, un mese che ha rappresentato il fondo per molti titoli americani, ma non per quelli del settore bancario italiano. Se, da un lato, ci fu effettivamente un significativo rimbalzo dai minimi di 5 euro ai massimi relativi di 10 euro, è altrettanto vero che negli anni seguenti il titolo ha poi però aggiornato i minimi assoluti, portandosi sotto i 2 euro nel 2012, poi nel 2016 ed infine mantenendosi poco al di sopra nell’anno in corso.
Questo livello di 2 euro per azione sembra ben difeso dalle mani forti del mercato e il titolo ci sembra in una prolungata area di accumulazione e potrebbe essere molto interessante accumularlo da questi prezzi.
Analisi fondamentale del titolo UBI Banca
Relativamente all’analisi fondamentale, rammentiamo che il titolo UBI Banca è tornato agli utili da 2 anni e, anche se la stima degli utili è stata rivista al ribasso nell’ultimo anno, è un risultato confortante per un settore, quello bancario, che è purtroppo stato colpito da una lunga crisi, dalla quale sta cercando di uscire con fatica. La politica accomodante della BCE, che da circa sta neutralizzando i tassi di interesse e pensa anche di girarli in negativo per il futuro, costringe le società bancarie a lavorare con pochissimo margine di guadagno e, allo stesso tempo, a contenere drasticamente i costi fissi, come ad esempio quello del personale e del numero di filiali sul territorio. Quelli che seguono sono i dati relativi all’ultimo bilancio, a cui seguiranno le considerazioni degli analisti finanziari sul possibile futuro del titolo, oltre a mie considerazioni personali:
Dati di bilancio (in mln di EUR)
Ricavi d’esercizio | 2.220,104 |
Ricavi ultimi 12 mesi | 2.206,297 |
Ebitda (utile ante imposte) d’esercizio | 1.092,735 |
Ebitda (utile ante imposte) ultimi 12 mesi | 435,628 |
Ebit (utile ante imposte) d’esercizio | 390,661 |
Ebit (utile ante imposte) ultimi 12 mesi | 236,861 |
Reddito disponibile per gli azionisti ordinari | 425,608 |
Reddito disponibile per gli azionisti ordinari ultimi 12 mesi | 347,66 |
Ebit (Utili ante imposte) normalizzati | 469,807 |
Reddito disponibile per gli azionisti ordinari (normalizzato) | 477,0529 |
EPS normalizzato ultimi 12 mesi | 0,3021 |

Cauto ottimismo da parte delle banche d’affari sul titolo Ubi Banca
Le prospettive di un rimbalzo significativo sul titolo UBI Banca ci sono: sia, come abbiamo visto, perché il titolo si trova in una zona dei prezzi dimostratasi supportiva nel lungo periodo e sia perché la situazione finanziaria del titolo è in deciso miglioramento, come viene dimostrato dai conti. Il titolo si presta ad una doppia operatività: intraday, perché come tutti i titoli bancari, è caratterizzato da una buona volatilità durante le sessioni di mercato; multiday, perché è tornato alla distribuzione del dividendo (0,12 centesimi di euro nell’ultimo anno di esercizio vuol dire che il titolo rende circa il 5% all’anno).
Secondo gli analisti finanziari delle principali banche d’affari, il titolo UBI gode di un discreto consenso. Su un campione di 14 analisti interpellati, ben 11 di loro ritengono il titolo da mantenere in portafoglio, ma da non acquistare a questi prezzi. La raccomandazione Hold è quindi maggiorataria. Tuttavia, gli altri 3 interpellati sono più moderatamente ottimisti, assegnando la raccomandazione Outperform: il titolo può, quindi, essere accumulato in piccole quantità, anche da questi prezzi.
Il punteggio finale che tiene conto di tutti i giudizi espressi è di 2,8, esattamente a metà strada nella scala dei valori che ci vede assegnare 1 a quei titoli Strong Buy e 5 ai titoli da evitare, Strong Sell.
La mia personale opinione, sostenuta anche dal basso Price/Earning stimato a 8, è che il titolo UBI Banca possa meritare un’accumulazione per un rimbalzo nel medio termine che possa portare le quotazioni ad un prezzo obiettivo di 3 euro per azione, vale a dire un guadagno del 20% dai prezzi attuali.
Il titolo UBI Banca può essere negoziato, al rialzo ma eventualmente anche al ribasso, con i CFD. I CFD sono strumenti derivati a leva che replicano il sottostante e che danno dunque la possibilità di fare trading anche con poche centinaia di euro, sfruttando l’effetto della leva. Sono stati pensati per chi non ha il capitale sufficiente a negoziare le azioni, ma vuole comunque farlo con profitto. Per comprare le azioni UBI Banca, seguite le istruzioni passo-passo di questa guida che abbiamo scritto per voi.
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Guida all’acquisto di azioni UBI Banca in 5 minuti
Una volta scelte le azioni su cui effettuare il proprio investimento, è l’ora di cominciare a utilizzare il broker. Cliccando sul pulsante apposito sulla Home Page di Plus500 sarà possibile iniziare a commerciare:

A questo punto sarà possibile scegliere se utilizzare denaro virtuale o, quando possibile, il conto demo.

Per cominciare a fare trading, sarà necessario scrivere il nome della risorsa desiderata nella sezione “Cerca Strumento”, che sarà in grado di fornirci tutte le indicazioni necessarie sulla società scelta.

Dopo aver scelto la prima risorsa su cui investire, si potrà iniziare cliccando sul pulsante acquista.

Una volta confermata la propria scelta, si avrà una conferma della corretta esecuzione dell’operazione e si potrà procedere nei successivi investimenti. Per avere maggiori informazioni sugli investimenti, potete approfondire come fare trading online qui.