Un nome di spicco che attira molti trader che cercano nuovi investimenti in Borsa è quello di Nike, società statunitense specializzate nell’ideazione, produzione e vendita di scarpe e articoli sportivi. Quest’azienda possiede più di 858 negozi sparsi in tutto il mondo – in prevalenza negli Stati Uniti – e riunisce in un unico marchio Nike, Cole Haan, Converse All Star e Hurley.
Conviene acquistare azioni Nike oggi? Quali sono i pareri degli esperti?
Grazie alla notevole diversificazione attuata da Nike, l’azienda è tra le prime tre del suo settore (insieme a Puma e Adidas) ed è considerata da molto tempo come uno dei maggiori produttori di abbigliamento sportivo al mondo.

Nike ha siglato nel 2003 una partnership con Philips, il gruppo di elettronica, per produrre prodotti audio destinati agli sportivi; nel 2006 invece il gruppo Nike ha siglato una partnership con Apple, in vista della creazione di un iPod speciale Nike+, con la produzione però che fu interrotta dopo poco tempo per via dello scarso successo.
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L’accordo più importante è senza dubbio quello giunto nel 2014 con uno dei più grandi concorrenti del suo settore, ovvero Adidas, per la produzione di magliette per la nazionale francese, accordo dettato dalla mancanza di disponibilità di quest’ultime nei negozi, con Nike che ha quindi chiesto aiuto ad Adidas per rifornire più velocemente i negozi, incrementando la produzione.
L’ingresso di Nike in Borsa
Le azioni Nike sono quotate sul mercato americano NYSE negli Stati Uniti ed integrate nell’indice borsistico Dow Jones.
Per investire in Nike è importante capire il ruolo dell’azienda nel mercato borsistico internazionale: a tal proposito, nel 2017 la capitalizzazione Nike in Borsa ha raggiunto gli 89.278 milioni di dollari, con un numero di titoli emessi sul mercato dalla società stessa pari a 1.682.000.000.

La storia finanziaria di Nike comincia ad assumere una grande importanza nel 2003, in corrispondenza dell’acquisto di Converse Shoes per 305 milioni di dollari. A questo acquisto, segue poi quello di Umbro per 409 milioni di dollari datato 2007, con Nike che diventerà, due anni dopo il fornitore ufficiale della nazionale francese di calcio con un contratto da 320 milioni di euro.
Nike è stata anche al centro di una polemica scatenata da Greenpeace, che nel 2011 ha accusato l’azienda del ritrovamento di tracce di perturbatori ormonali, rinvenute esaminando campioni di vestiti. Il gruppo ha voluto subito però mettere a tacere ogni polemica, impegnandosi a rimuovere tutte le sostanze chimiche tossiche utilizzate nel processo di produzione.
Nel 2012 arriva anche il lancio di quelli che vengono chiamati “Nike Barber Shop”, ovvero saloni da barbiere ispirati a quelli degli anni ’20.
Quali sono le sue future tendenze?
L’azienda è tutt’oggi altamente competitiva e, grazie a una politica aggressiva, si conferma sempre al passo con la concorrenza, permettendo l’acquisizione continua di nuovi clienti. Allo stesso modo, Nike non possiede fabbriche, cosa che le consente di investire poco in strutture edilizie o in formazione e mantenimento di manodopera, tagliando quindi i costi grazie a un’organizzazione leggere.
Ingenti sono invece gli investimenti spesi in ricerca e sviluppo di prodotti innovativi, con Nike che dispone di una grande forza di negoziazione con i suoi produttori e cerca quindi di abbassare continuamente i costi, magari spostando la produzione dei suoi articoli da una fabbrica all’altra in periodi di tempo molto brevi.

La dimensione mondiale del marchio, conosciuto e apprezzato da un numero davvero grande di persone, è un biglietto da visita niente male per chi fosse indeciso su un eventuale investimento in Nike.
Allo stesso tempo è possibile notare come gli introiti della società restino principalmente legato, nonostante la diversificazione, al settore delle scarpe sportive, con un conseguente rischio complessivo della società in caso di calo nelle vendite in questo singolo settore.
Altro problema è la forte dipendenza dai negozianti, con Nike che dispone di pochi punti di distribuzione e che tende spesso ad affidarsi a terze parti.
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Guida all’acquisto di azioni Nike in 5 minuti
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