Intel Corporation è una multinazionale americana fondata nel 1968 con sede a Santa Clara, California. Produce dispositivi a semiconduttore, microprocessori, componenti di rete, chipset per motherboard (schede madri), chipset per schede grafiche e molti altri settori ed è considerata una delle più importanti realtà in questo settore.
Intel è inoltre impegnata nella progettazione e produzione di prodotti e tecnologie, come il cloud. I segmenti della società sono: Client Computing Group (CCG), Data Center Group (DCG), Internet of Things Group (IOTG), Non-Volatile Memory Solutions Group (NSG), Intel Security Group (ISecG), Programmable Solutions Group (PSG), All Others and New Technology Group (NTG). Fornisce computer, reti e comunicazioni a un gruppo di clienti, tra cui produttori di apparecchiature originali (OEM), produttori di design originali (ODM), fornitori di servizi di cloud e comunicazione, oltre a produttori di apparecchiature industriali, di comunicazione e automobilistiche. Offre piattaforme per integrare vari componenti e tecnologie, tra cui un microprocessore e un chipset, un System-on-Chip (SoC) stand-alone o un pacchetto multichip. Il segmento operativo CCG include piattaforme che si integrano in notebook, due sistemi in uno, computer desktop per clienti e aziende, tablet e telefoni.

Conviene acquistare azioni Intel? Quali sono i pareri degli analisti?
Intel è quotato a Wall Street e da anni fa parte del Nasdaq 100, l’indice di borsa tecnologico (ovvero lo stesso paniere dove trovare anche Google) il più importante al mondo e dal 1999 anche del Dow-Jones 30. La progressione del titolo è impressionante: dai pochi centesimi per dollaro degli anni Ottanta le quotazioni esplosero nell’anno 2000, anno della bolla di Internet, arrivando a una quotazione massima di 73$ per azione. Esaurita la bolla, il titolo negli anni successivi ha costruito una solida base accumulativa tra i 15 e i 25 dollari per azione, area che ha poi rotto al rialzo nel 2014. Oggi, il titolo sembra essere respinto in area 60$ ma non scende nemmeno sotto i 45$ e staremo quindi a vedere se questa sarà considerata una nuova zona di accumulazione per andare più su e rivedere almeno quei massimi storici o se, viceversa, siamo in presenza di una distribuzione e allora, presumibilmente, vedremo tornare il titolo in area 40$ prima e 35 poi. La struttura grafica non sembra includere ulteriori discese. Guardiamo insieme i dati di bilancio prima di fare altre considerazioni:
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Dati per azione (USD)
EPS d’esercizio | 4,4146 |
EPS ultimi 12 mesi | 4,3625 |
EPS (Utili per azione) normalizzati | 4,401 |
Fatturato per azione d’esercizio | 15,0708 |
Fatturato per azione ultimi 12 mesi | 15,2523 |
Valore contabile per azione d’esercizio | 16,5108 |
Valore contabile per azione ultimi 12 mesi | 16,4532 |
Valore contabile tangibile per azione d’esercizio | 8,4619 |
Valore contabile tangibile per azione ultima rilevazione | 8,417 |
Liquidita’ per azione d’esercizio | 2,5797 |
Liquidita’ per azione ultimi 12 mesi | 2,6877 |
Cash flow per azione d’esercizio | 6,3472 |
Cash flow per azione ultimi 12 mesi | 6,4152 |
Dividendo per azione d’esercizio | 1,2 |
Dividendo per azione ultimi 12 mesi | 1,215 |
Ebitda per azione ultimi 12 mesi/numero di azioni | 6,9911 |
Dati di bilancio (in mln di USD)
Ricavi d’esercizio | 70.848 |
Ricavi ultimi 12 mesi | 70.843 |
Ebitda (utile ante imposte) d’esercizio | 32.329 |
Ebitda (utile ante imposte) ultimi 12 mesi | 32.472 |
Ebit (utile ante imposte) d’esercizio | 23.317 |
Ebit (utile ante imposte) ultimi 12 mesi | 22.853 |
Reddito disponibile per gli azionisti ordinari | 20.753 |
Reddito disponibile per gli azionisti ordinari ultimi 12 mesi | 20.273 |
Ebit (Utili ante imposte) normalizzati | 23.245 |
Reddito disponibile per gli azionisti ordinari (normalizzato) | 20.688,92 |
EPS normalizzato ultimi 12 mesi | 4,3489 |
Analisti divisi sulle prospettive di Intel
L’opinione delle banche d’affari sul titolo Intel è complessivamente positiva, ma raramente ho visto tanta divergenza di vedute. Su ben 40 agenzie interpellate, infatti, 17 valutano l’azienda con un Hold, quindi consigliano di mantenere la posizione sul titolo ma non vedono vantaggioso nel rapporto rischio/rendimento acquistare da questi prezzi. Più pessimiste 10, che si dividono tra 8 per l’Underperform e 2 per il Sell. Tuttavia, vi sono anche agenzie che considerano positivamente il titolo valutandolo con 8 Outperform e 5 Buy rispettivamente. Ne deriva, ovviamente, un punteggio misto di 2,85 a metà strada tra lo Strong Buy e lo Strong Sell.
Finchè, quindi, il titolo dimostrerà di rimanere in questo box di contrattazioni, si potrà speculare sia al rialzo che al ribasso, magari attraverso l’utilizzo dei CFD, adatti a tutte le tasche.
Cosa aspettarci nei prossimi anni
Abbiamo visto come nell’ultimo anno solare, AMD, da sempre concorrente del gruppo Intel, sia cresciuto in Borsa molto di più.
La risposta dell’azienda della Silicon Valley non si farà attendere: sono già allo studio infatti nuove architetture di CPU e GPU che prevedono nuove versioni di processore Core di nona generazione, che si andranno ad affiancare a quelle già disponibili sul mercato sin dal mese di ottobre 2018.
Vedremo, per la prima volta, una dimostrazione pubblica di un sistema basato su processore Ice Lake, nome che identifica la prossima generazione di soluzioni costruite con tecnologia produttiva a 10 nanometri, al debutto per la fine del 2022.
Intel ha inoltre mostrato il SoC Lakefield, proposta che integra al proprio interno due distinte ma molto importanti novità. La prima è un approccio ibrido alla CPU, con core a basso consumo affiancati a core a più elevate prestazioni: l’elaborazione passa da uno all’altro a seconda del tipo di calcolo che viene richiesto, in modo speculare a quanto avviene con i chip integrati negli smartphone. La seconda è invece incentrata sull’utilizzo della tecnologia 3D Foveros, che permette il packaging dei diversi componenti del SoC in 3D così da contenere le dimensioni complessive ai massimi termini.
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Guida all’acquisto di azioni Intel in 5 minuti
Una volta scelte le azioni su cui effettuare il proprio investimento, è l’ora di cominciare a utilizzare il broker. Cliccando sul pulsante apposito sulla Home Page di Plus500 sarà possibile iniziare a commerciare:

A questo punto sarà possibile scegliere se utilizzare denaro virtuale o, quando possibile, il conto demo.

Per cominciare a fare trading, sarà necessario scrivere il nome della risorsa desiderata nella sezione “Cerca Strumento”, che sarà in grado di fornirci tutte le indicazioni necessarie sulla società scelta.

Dopo aver scelto la prima risorsa su cui investire, si potrà iniziare cliccando sul pulsante acquista.

Una volta confermata la propria scelta, si avrà una conferma della corretta esecuzione dell’operazione e si potrà procedere nei successivi investimenti. Per avere maggiori informazioni sugli investimenti, potete approfondire come fare trading online qui.